Recentemente ho avuto modo di riflettere sul potere della stanchezza.
Tutto è accaduto durante il corso di meditazione e rilassamento che settimanalmente conduco. Quella sera ho ricevuto sms che mi avvisavano delle assenza di alcuni partecipanti, causa stanchezza. Insieme ai presenti ho cercato di riflettere sui comportamenti che mettiamo in atto quando ci sentiamo stanchi.
Solitamente tendiamo a “tirare i remi in barca”, a fare il meno possibile. Nulla di sbagliato. In verità la sequenza dovrebbe essere: sono stanco, mi riposo per ritemprare corpo e mente.
Perché, quindi, molti pensano che riposarsi consista nello stare sdraiati sul divano a guardare la televisione, o a giocare con i videogame. Cosa c'è di rilassante nell'andare in discoteca o al cinema?
Attenzione: non metto in discussione il valore ricreativo e il piacere che gli esempi citati possono garantire. Non c'è nulla di male in quanto appena descritto, ma credo che ci sia un fraintendimento se non addirittura una sopravvalutazione di queste attività in relazione a riposo e rilassamento.
Avete mai considerato l'importanza di uno sbadiglio?
Sinteticamente possiamo dire che lo sbadiglio nasce ogni volta che necessitiamo di una maggior quantità di ossigeno. Ecco qualche esempio. Possiamo sbadigliare quando:
In altre parole potremmo dire che lo sbadiglio oltre che essere un'azione benefica (perché porta ossigeno nel corpo quando serve) è anche un segnale che ci mostra un eccesso (troppo cibo ingerito, scarsa attenzione, troppa velocità, troppa stanchezza …).
Quindi, potremmo affermare che il messaggio lo sbadiglio vuole inviarci è: “fermati un attimo e ascolta le sensazioni del corpo, fermati e respira”.
A questo punto potreste domandarvi perché parlare dello sbadiglio per quanto riguarda la relazione tra stanchezza, rilassamento e riposo.
Semplice!!! Lo sbadiglio ci invita a fermarci e a respirare. Noi, spesso, non ascoltando il messaggio, “andiamo avanti” oltre il limite che ci porta all'eccesso.
Anziché prenderci un momento durante il quale dedicare completa attenzione a noi stessi, preferiamo immergerci in attività che ci “allontanano” dall'ascolto di ciò che stiamo provando (forse proprio per non sentire la stanchezza). Così facendo ci dimentichiamo di prendere qualche abbondante inspirazione che potrebbe accorciare i tempi di “ricarica”.
Vorrei presentare un altro tipico esempio. Avete presente quelle sere in cui ci si corica a letto veramente stanchi, così tanto stanchi da non riuscire ad addormentarsi rapidamente. Ci giriamo e rigiriamo nel letto, preda di una sottile frenesia. Ecco, proprio in quei momenti portare l'attenzione al respiro potrebbe aiutare a placare la frenesia, infondendo tranquillità al corpo e alla mente.
In conclusione vorrei semplicemente suggerire a tutti di concedersi, ogni giorno, dei momenti per respirare un po' più profondamente del solito, soprattutto quando ci si sente stanchi.E ai partecipanti del corso che conduco settimanalmente vorrei dire: quando siete stanchi venite al corso!!! ;-)