Ci ho provato, ci provo e ogni tanto ci riesco. A fare cosa? A raccontarmi un sacco di bugie. A pensare a quello che sono capace di raccontarmi, mi viene da ridere.
Mi rendo conto di non aver chiarito ancora nulla. Ora ci provo, raccontandovi qualcosa di me.
Ogni tanto, anche di recente, mi capita di “fare la vittima”. Sarà capitato anche a voi, credo. Cosa significa fare la vittima? Beh, per me, significa creare nella mia testa pensieri negativi a cui decido di credere per far vedere alle persone che mi circondano che soffro e che ho bisogno di aiuto, attenzione e affetto. Pensieri capaci di convincermi che solo grazie a loro (i pensieri) e al conseguente comportamento posso ottenere amore. Faccio alcuni esempi: “Sono solo!”, “Chi mai potrebbe voler star vicino a me!”, “Sono una palla al piede!”, “Ma ti sei visto?”. Quindi mi chiudo, scelgo di stare da solo per accentuare e rendere evidenti i miei pensieri inespressi.
Anche adesso, mentre scrivo, mi viene da sorridere. In realtà, nel momento in cui ero immerso in tali pensieri non ridevo tanto spesso. Ma ora sì!!!
Vivere quei pensieri era una scusa per cercare di attirare attenzione, per ottenere energia che potesse completare e colmare quel vuoto nato dai pensieri di solitudine. Erano delle richieste: “Datemi amore, vi prego!!! Da solo non c’è la faccio!!! Non me lo merito!!! Non ne sono all’altezza!!!”
Poi? Uno spiraglio. No, non è giunta nessuna persona a soddisfare le richieste della mia “parte bugiarda”. Ho deciso di cambiare pensieri. Come ho fatto? Ho agito!!! Ho fatto qualcosa!!! Non me ne sono stato con le mani in mano e i soliti pensieri nella testa.
Ho danzato, ho ascoltato buona musica, ho meditato, ho respirato, ho colto alcune opportunità che mi sono state offerte, ho fatto cose che solitamente non faccio, mi sono aperto alle novità piccole e grandi.
E dopo tutto ciò?
Mi sono accorto che non mi sentivo più tanto solo. Mi sono reso conto che in realtà sono circondato da un’infinita quantità di persone che provano piacere a vivere accanto a me. Ho sentito che nessuno mi respinge per quello che sono realmente e che se c’è qualcuno che si allontana da me è per i pensieri che quella stessa persona formula nella propria mente. Ho sentito quanto mi sono divertito a “agire”. Ecco, ora mi sento meglio!!!
Ogni volta che mi sento a mio agio, sereno, in pace, nell’amore, significa che sono nella verità e ciò che percepisco è verità. Il contrario è solo una menzogna che mi sto raccontando perché voglio “fare la vittima” credendo di non essere all’altezza per…, non essere capace di…, ecc…
Ripensando a tutto ciò mi viene da ridere perché, in fondo in fondo, ho “trovato la via d’uscita” da solo. Tremendo, vero? Mi sentivo solo e da solo, ora, non mi sento più solo. Confusione? No solo un gioco divertente. Così è la vita. Un gioco divertente. Così ogni volta che non mi sto divertendo comincio a domandarmi se mi sento bene. Se la risposta è “no”, significa che è proprio vero… non mi sto “ascoltando” (sentendo) con attenzione… quindi appena riporto l’attenzione su me stesso… è inevitabile… trovo la risposta e ritrovo il divertimento e il benessere (perché mi “ascolto” veramente).
Non mi prendo sul serio ogni volta che ho pensieri negativi. Cerco di scherzare con questi pensieri e di prenderli con leggerezza, così che possano volare via il più rapidamente possibile. E’ il mio modo per lasciarli andare.
Con affetto.
Matteo